EXPO 2015: ecco il primo padiglione consegnato, è quello cinese

Il primo padiglione consegnato per l’Expo 2015 è quello cinese progettato dall’arch. Daniel Libeskind e realizzato dalla Bodino Engineering di Torino. Il padiglione, del gruppo immobiliare cinese Vanke ispirato alla montagna sacra cinese Hua Shan, è rivestito da 4500 piastrelle rosse posizionate intorno ad una forma sinuosa che muta nello spazio a ricordare quasi un drago. In tutto l’allestimento del padiglione non c’è traccia di una sola linea retta, esplicativo della complessità dell’opera realizzata in 10 mesi.

Il rivestimento esterno è realizzato con materiale ceramico che appartiene alla nuova serie Fractile, firmata dallo stesso Libeskind. Un’esperienza creativa in continuità col percorso di ricerca avviato tra il famoso architetto e Casalgrande Padana, che prese avvio nel 2013 attraverso l’installazione Pinnacle.

Le lastre sono prodotte nel formato 60×120 e successivamente tagliate in due distinti moduli di 60×60, esse sono frutto di un sofisticato procedimento industriale che prevede processi di smaltatura e cottura a 1250°C, impiegando selezionate miscele di argille, quarzi e feldspati, con l’utilizzo di smalti metallizzati saturi di ossidi, capaci di donare alla superficie ceramica un particolare e dinamico effetto cangiante.

Con una superficie di 1000 mq, il Padiglione Vanke è situato nella parte nord dell’asse principale chiamato Decumano o World Avenue, vicino al Lago Arena e a Piazza Italia.

Il padiglione è lo spazio dove celebrare e riflettere sulla storia della civiltà, della tecnologia e del XXI secolo. Il visitatore è accompagnato in un viaggio attraverso lo spazio e il tempo, la tradizione, i valori e le relazioni umane. In sintonia con il tema dell’Expo 2015 “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, il concept del padiglione si rifà alla “shitang” che nella lingua cinese significa “mensa”. All’interno del padiglione il designer contemporaneo cinese Han Jiaying reinterpreta i simboli della cultura alimentare cinese quali un vecchio libro di cucina e delle bacchette; grazie ad un’installazione di oltre 300 schermi multimediali, irregolarmente disposti, sarà proiettato un cortometraggio che ritrae momenti di vita delle comunità Shitang in tutto il Paese.

Non rimane che andare all’Expo per vivere in prima persona l’esperienza del padiglione cinese!