Saul Bass: un graphic-designer al cinema

L’8 maggio del 1920 nasceva quello che sarebbe diventato uno dei più grandi graphic-designer soprattutto in ambito cinematografico, nel periodo di sviluppo maggiore del cinema Hollywoodiano, fino al 1996 anno della sua morte: Saul Bass.

Se avete presente alcuni film quali “La donna che visse due volte” (1958), “Intrigo internazionale” (1959) e “Psyco” (1960), tutti di Hitchcock, ripensate alle sequenze introduttive e rivedrete i lavori di Bass: è stato il grafico che ha rivoluzionato il modo di realizzare le sequenze introduttive dei film.

Bass ha inventato titoli di testa lineari e colorati, non semplici testi di supporto, utilizzando una grafica essenziale in cui si vedono i legami con il Costruttivismo e con le opere del Bauhaus, studiate al Brooklyn College negli anni 40, quando già svolgeva qualche lavoretto presso studi pubblicitari: in questo specifico ambito disegna i titoli per alcuni film in sodalizio con Martin Scorsese “Quei bravi ragazzi” (1990), “L’età dell’innocenza” (1993) e “Casinò” (1995), oltre che il poster per Cape Fear – Il promontorio della paura (1991), “Spartacus” (1960) di Kubrik, “West Side Story” (1961).

Anathomy of a Murder (Anatomia di un omicidio) – Otto Preminger, 1959

West Side Story – Jerome Robbins e Robert Wise, 1961

Bass è stato un progettista grafico ad ampio spettro: pubblicitario, fotografo, illustratore, ideatore di centinaia di loghi tra cui At&T, Minolta, United Airlines, Kleenex, e la passione per il cinema gli fece sperimentare anche un’esperienza da regista, con un unico lungometraggio “Fase IV: distruzione Terra” del 1974, un film di fantascienza che non riscosse molto successo.

Per celebrare il suo compleanno oggi Google gli dedica il suo Doodle imitando molti dei suoi celebri incipit cinematografici.

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Per un ripasso veloce, ecco un breve video delle sequenze iniziali e titoli di testa dei film:

[vimeo http://vimeo.com/31992143]