




Situata nella zona nord-est di Casale Monferrato, la Caserma Nino Bixio si estende su un’area di oltre 100.000 mq, delimitata da Corso Duca d’Aosta, Corso Genova, via Podgora e Corso Firenze. L’intero complesso rappresenta una testimonianza significativa della storia militare italiana del Novecento, radicata nel tessuto urbano e nella memoria collettiva della città. Costruita nel 1907 sui resti della precedente Opera Militare Orti, e nota ai casalesi come il “Casermone”, la caserma fu inizialmente sede del 1° Reggimento di Artiglieria Campale. Nel secondo dopoguerra divenne prima deposito militare, poi sede del 1° Centro Addestramento Reclute (Primo Car), rimanendo attiva fino alla sua definitiva chiusura nel 1998, nonostante le forti resistenze locali. Il complesso comprende circa 30 fabbricati, ognuno con differenti caratteristiche architettoniche in base alla destinazione d’uso. Tra questi spiccano la Palazzina di Comando, riccamente decorata con simboli dell’arte militare — come i cannoni in pietra posti sugli stipiti dell’atrio e sulle finestre del prospetto principale — e le palazzine Est e Ovest, caratterizzate da elementi ornamentali come le teste di Medusa che definiscono gli accessi principali. L’incarico affidato dal Ministero dell’Interno ha previsto la restituzione grafica e fotografica dell’intero complesso. Un lavoro di rilievo intenso e complesso, che ha richiesto un’immersione totale in una struttura ormai dismessa ma ancora densa di memoria e significati. Il progetto ha offerto l’opportunità di documentare e valorizzare un patrimonio architettonico e storico oggi in attesa di nuove destinazioni.