La foresta urbana di Nemesi&Partners: il progetto per il Padiglione Italia di Expo 2015

Nel nostro tour per i padiglioni ed i cluster di Expo 2015 non potevamo non partire dall’Italia.

Il progetto architettonico del Padiglione, firmato Nemesi&Partners, è stato oggetto di un concorso internazionale svoltosi nell’Aprile 2013, in cui hanno partecipato 68 studi.
L’Italia come una “grande fabbrica creativa contemporanea”: il progetto vincitore si contraddistingue per l’innovazione tecnologica affiancata ad una particolare attenzione alla sostenibilità, per evidenziare il saper fare tutto italiano di imprese e progettisti.

Il Padiglione sarà costituito da Palazzo Italia (circa 13.200 mq su 6 livelli fuori terra) e da alcuni edifici temporanei (circa 13.700 mq su 3 livelli fuori terra), è sarà posizionato lungo il Cardo, uno dei due assi principali insieme al Decumano su cui si sviluppa l’Expo.

Il progetto architettonico di Palazzo Italia vede l’involucro esterno costituito da una fitta rete di linee, quasi una foresta urbana, che generano un’alternanza di pieni e vuoti che si ramificano verso l’alto. Il cuore del padiglione è la piazza interna da cui parte il percorso espositivo che si sviluppa nei 4 volumi che creano Palazzo Italia ed ospitano l’area espositiva, l’area eventi, l’area uffici e quella istituzionale, con in cima una terrazza panoramica. I volumi, metafora degli alberi, hanno radici a terra grazie ad appoggi imponenti e si allungano verso l’alto come fronde, creando un involucro esterno suggestivo, dalle forme innovative ma di ispirazione organica.

“Ci veniva chiesto di pensare al Padiglione Italia come a un vivaio, una fucina di nuove idee per la costruzione del futuro. Da qui abbiamo avuto l’idea di immaginare il progetto come una foresta pietrificata che, partendo da terra, come fa l’albero, fondasse le proprie radici.” – Michele Molè, socio fondatore dello Studio Nemesi (intervista di Zaira Magliozzi su Artribune.com del 9/01/2015)

Palazzo Italia è un edificio a energia quasi zero, grazie anche al contributo del vetro fotovoltaico in copertura e alle proprietà fotocatalitiche del nuovo cemento per l’involucro esterno, “i.active BIODYNAMIC” con principio attivo TX Active brevettato da Italcementi.
Dal sito dell’EXPO: “A contatto con la luce del sole, il principio presente nel materiale consente di “catturare” alcuni inquinanti presenti nell’aria trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo smog. La malta prevede l’utilizzo per l’80% di aggregati riciclati, in parte provenienti dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, che conferiscono una brillanza superiore ai cementi bianchi tradizionali. La “dinamicità” è una caratteristica propria del nuovo materiale che presenta una fluidità tale da consentire la realizzazione di forme complesse come quelle che caratterizzano i pannelli di Palazzo Italia.”

Gli edifici temporanei riprendono l’idea del Borgo, con un’alternanza di edifici, piazze e terrazze, incastrando tra loro volumi differenti come un mosaico. Questi edifici saranno costruiti con un sistema strutturale “a secco”, con l’obiettivo di essere “smontati” al termine dell’Expo e ricollocati in altra sede. Al loro interno ospiteranno le Regioni Italiane, con spazi istituzionali e di rappresentanza oltre che espositivi.

I lavori procedono a ritmo serratissimo: si lavora su tre turni, 24 ore su 24: tutta la parte strutturale è stata conclusa a ottobre e poi si è iniziato con la copertura e la facciata, per un attivo di circa 150 operai al lavoro solo all’interno di Palazzo Italia.

L’Expo 2015 non ci lascerà spazi vuoti o cattedrali nel deserto: Palazzo Italia, il cuore simbolico dell’intero spazio, è già destinato a rimanere anche nel periodo post-Expo come polo dell’innovazione tecnologica al servizio della città.

IL TEAM DI PROGETTO

Nemesi & Partners S.r.l.:
Progetto architettonico

Proger S.p.A./BMS progetti S.r.l.:
Engineering
Progettazione strutturale
Progettazione impiantistica

Prof. Livio De Santoli:
Sostenibilità energetica